Desk Research e FeNAILP Costruttori: una partnership per supportare gli associati.

Siamo lieti di comunicare che continua a espandersi la nostra mission aziendale, quella mission nella quale crediamo fortemente da anni e che giorno dopo giorno cerchiamo di portare avanti per il bene di tutte le aziende sparse sul territorio nazionale; quell’obiettivo che ci permette di farci trovare sempre pronti e al supporto di tutte le aziende che hanno il diritto di trovare soddisfazione dal lavoro che faticosamente svolgono ogni giorno. Perciò, in data 27 settembre 2021, è stata sottoscritta una convenzione tra Fenailp Costruttori Nazionali e la Desk Research per i servizi di recupero crediti a condizioni estremamente vantaggiose per gli associati. Cogliamo l’occasione per ringraziare il presidente Fenailp Costruttori Nazionale, l’Ing. Vincenzo Zaccaro, col quale siamo sicuri di aver creato un ulteriore supporto estremamente importante per le aziende iscritte a Fenailp Costruttori Nazionale. Mai come in questo periodo le aziende, soprattutto nel campo edile, hanno bisogno di tali supporti e, dunque, invitiamo tutte le aziende iscritte a Fenailp Costruttori a contattarci per conoscere tutti i supporti che siamo in grado di offrire e le condizioni vantaggiose a loro riservate.

INDUSTRIA 4.0: La Ristrutturazione Aziendale.

In questo momento le aziende collocate su tutto il territorio nazionale si trovano davanti a una sfida di portata storica, come già in parte descritto negli articoli che trattano il modello industria 4.0 pubblicati in questi mesi. In questo intervento descriveremo cosa per noi è una ristrutturazione aziendale e il relativo metodo di azione.

IL CONCETTO

Muoviamo dall’idea che si possa e si debba sempre migliorare l’efficacia e l’efficienza aziendale senza, però, stravolgere tutti i reparti, mantenendo di fatto la storicità familiare dell’azienda, che rimane fulcro dell’attività stessa.

Crediamo sia fondamentale rafforzare e professionalizzare il più possibile quel senso familiare che ha reso grandi le nostre PMI nel mondo tanto da considerarle come “mapping di riferimento”.

Abbiamo fortemente voluto creare delle partnership con CNA e Confartigianato, perché crediamo nella forza delle piccole realtà produttive che hanno reso grande il nostro paese, ideologicamente lontane dal concetto di multinazionale e da quel modo di gestire i modelli produttivi che di fatto, effettivamente, massimizzano all’estremo i profitti e gli utili,  ma che al loro interno, attuano politiche di spersonalizzazione e competizione estrema.

IL METODO

Chiarito questo aspetto di base ora riassumere che il nostro intervento si sviluppa prima in step, utili a comprendere la totalità della situazione aziendale, e successivamente in obiettivi, con relativo monitoraggio, vero fulcro della ristrutturazione stessa.

Crediamo sia poco utile illustrare un unico modello di ristrutturazione aziendale attraverso un’analisi standardizzata, cerchiamo, invece, di evidenziare il valore aggiunto dato dall’analisi ad hoc delle caratteristiche aziendali per poi applicare metodi e strumenti generali.

In generale possiamo riassumere gli step del processo col seguente percorso:

  1. Studio della realtà aziendale;
  2. Suddivisione di settori aziendali;
  3. Suddivisione dei sotto settori aziendali;
  4. Individuazione dei gap di riferimento;
  5. Individuazione delle varie soluzioni iniziali dei gap di riferimento nel rispetto delle realtà aziendali;
  6. Ricollocamento dei sotto settori aziendali che agiscono in sintonia tra loro e il proprio settore;
  7. Ricollocamento dei settori aziendali che operano in sintonia tra loro.

INDUSTRIA 4.0: esternalizzare per massimizzare.

Fino a questo momento abbiamo analizzato, in linea generale, l’industria 4.0 e come le normative agevolano le aziende che si adeguano a questo modello organizzativo. Di seguito, invece, analizzeremo i motivi che spingono la Desk Research a proporre una serie di servizi (smart service) che permettono alle aziende di adottare soluzioni alle problematiche della gestione aziendale e risultare competitive sul mercato.

Quando parliamo di attività di recupero crediti art 115 tulps, e di tutte le dinamiche che questa comporta, non dobbiamo intendere solo le azioni finalizzate al mero recupero dei crediti, cosiddetti incagliati, bensì, dobbiamo considerare le stesse agenzie di recupero crediti, dotate di licenza questoriale, come un supporto rivolto all’individuazione della credibilità finanziaria di possibili nuovi clienti, strumento importantissimo per non generare possibili e ulteriori crediti incagliati.

L’esternalizzazione delle attività di gestione del credito permette alle aziende non solo di ridurre al minimo la nascita di crediti incagliati ma, sopratutto, il traghettamento delle nuove politiche aziendali che si rifanno ai valori di industria 4.0.

Inoltre i servizi in smart service delle recupero crediti pongono in essere ulteriori vantaggi fondamentali per lo sviluppo: il più importante è dato dalla precisa ed esclusiva gestione delle risorse umane aziendali destinate a ruoli e mansioni che non prevedono le attività di gestione e recupero del credito, quindi, una massimizzazione dell’utilizzo delle risorse stesse che esclude una dispersione di produzione (spesso uguale o superiore al costo del servizio esternalizzato).

INDUSTRIA 4.0: le opportunità per la formazione.

Nel precedente articolo (Industria 4.0: normativa e agevolazioni), abbiamo affrontato l’esempio di come la normativa applicata a livello europeo per i sistemi aziendali, di fatto, direziona verso la riorganizzazione aziendale in base al modello finora descritto e come questo ricada economicamente sui rapporti intessuti tra i soggetti economici coinvolti.

In questo articolo, invece, tratteremo un altro esempio, quello delle agevolazioni sulla formazione come strumento utilissimo per l’abbattimento di importanti spese da stanziare per l’adeguamento alle normative vigenti e all’accrescimento delle competenze delle risorse aziendali.

FONDI INTERPROFESSIONALI

I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali sono organizzazioni atte a creare dinamiche associative tra le entità di rappresentanza dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori, il cui scopo è di promuovere e diffondere la formazione aziendale finanziata e continua dei lavoratori stessi.
L’adesione ai Fondi interprofessionali permette alle imprese di destinare una quota fissa pari allo 0,30% dei contributi versati all’INPS (anche detto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione e quindi alla crescita professionale dei propri dipendenti. I datori di lavoro avranno quindi la possibilità, tramite l’INPS, di trasferire tale contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali. L’INPS provvederà dunque a finanziare le attività di formazione rivolte ai lavoratori delle imprese che hanno aderito in modo spontaneo. Nella maggior parte dei casi i progetti formativi aziendali non prevedono costi da sostenere per le aziende ma solo una grande opportunità di accrescimento delle competenze delle risorse impiegate in organico.

CREDITO D’IMPOSTA

Rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano spese in attività di formazione (digitalizzazione e nuove tecnologie) è attribuito un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato in attività di formazione

Questo modello di Smart Service permette agli imprenditori di abbattere la gran parte dei costi per una formazione sempre più mirata delle risorse aziendali, a mantenere una compliance in riferimento alle normative vigenti (specie per ciò che concerne il Testo Uunico 81/2008 Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro) e ad accrescere la competitività aziendale.

INDUSTRIA 4.0: Normative e Agevolazioni.

Come anticipato nel precedente articolo di questo blog (“Industria 4.0” e l’importanza dello “Smart Service”), nell’intervento odierno illustreremo con casi concreti come i governi, di fatto, spingono verso l’utilizzo di questa forma di organizzazione aziendale tramite normative e agevolazioni e come queste, se rispettate o meno, possano realmente agevolare o impedire la prosecuzione aziendale.

Privacy e Industria 4.0.

Questo articolo, sarà il primo di tre esempi, ed è legato ad una delle tante normative che conducono nella direzione dell’Industria 4.0:  il GDPR, meglio conosciuto legge sulla privacy. Abbiamo scelto proprio questo esempio in quanto noi della Desk Research ne conosciamo bene sia le disposizioni che la sua applicazione.

Molti lettori potranno chiedersi cosa centri il GDPR con “Industria 4.0”, la spiegazione logica è la seguente: la teoria sopracitata si realizza attraverso lo “Smart Factory” e a sua volta al suo interno viene utilizzato lo “Smart Service” che come abbiamo già descritto, è l’insieme delle tecnologie che permettono di integrare non solo i sistemi ma anche tutte le strutture che permettono in modo collaborativo di integrare le aziende tra loro e con le strutture esterne; e nei sistemi aziendali  una delle prerogative di queste aziende è individuare il medesimo mapping di riferimento per costruire al meglio un marketing mirato, ma questo può avvenire solo attraverso lo scambio di quella merce preziosa che oggi si chiamano “dati” necessari per costruire collaborazione tra le aziende e di conseguenza con le strutture esterne. Giusto per essere chiari infatti il cliente quando firma o accetta la privacy non vieta l’utilizzo dei propri dati, ma gli stessi sono normati in base a quello che l’azienda in questione “dichiara” di farne (sta poi al cliente accettare tutte o una parte di clausole con poi la possibilità di ritirarne l’autorizzazione).

Cosa accade se le aziende non si adeguano a tale norma? Come le aziende possono essere sicure che la propria privacy sia a norma? Quali sono i metodi e i costi per il raggiungimento del rispetto della norma all’interno della propria azienda?

Cercheremo di rispondere nel modo più chiaro e breve possibile.

Il mancato adeguamento porta (in modo semplificato) a due tipi di sanzioni, queste vengono elevate da una Task force formata da nuclei di Polizia Postale e Guardia di Finanza indirizzate dal Garante della Privacy, e le due sanzioni possono essere una “meno grave” con un’ammenda fino 10 Mln di euro o il 2% del fatturato con relativo obbligo di mettersi subito a norma, e la seconda “più grave” con un’ammenda fino 20 Mln di euro o il 4% del fatturato. Va specificato che nel GDPR viene indicata una soglia massima di ammenda ma non una soglia minima, giusto per farsi un’idea è importante sapere che attualmente in Europa sono state elevate multe per un totale di 60 Mln di euro e che di questi ben 45,6 Mln sono state elevate in Italia (pari al 75,8%). Ora calcolate il vostro margine di utile e comprenderete quanto una sanzione di questo tipo possa danneggiare economicamente la vostra azienda.

Desk Research – Industria 4.0_Normative e agevolazioni

La task force di Desk Reserch.

Comprenderete a questo punto quanto sia importante mettersi in regola, ed è proprio nel mettersi in regola che si applica lo “Smart Service”, in quanto la complessità per l’applicazione della norma stessa che al suo interno ha aspetti che colpiscono diversi campi come per esempio quello strettamente normativo, quello modulistico, quello informatico e quello relativo al layout della gestione interna dei dati, fa si che lo “Smart Service” ricada in modo diretto sull’azienda ma anche in modo indiretto, con l’integrazione delle strutture esterne, che a loro volta devono utilizzare al proprio interno lo “Smart Service” stesso. Motivo questo che ha portato la Desk Research alla creazione di una task force attuando collaborazioni con un’azienda specializzata in gestione di reti informatiche e con una che si occupa di certificazioni e creazione di moduli aziendali per poter offrire veramente un servizio di qualità che metta realmente a norma un’azienda sotto l’aspetto del DGPR.

Quanto costa alla azienda mettersi in regola?

Ora cercheremo di rispondere all’ultima domanda che spesso è anche quella che interessa di più agli imprenditori (il costo), ma purtroppo a tale domanda non si può dare risposta “fissa”, in quanto il costo dipende da molteplici fattori: dalla complessità del sistema di gestione, da quanti e quali interventi dal 2003 ad oggi si sono fatti per mettersi a norma in base alle vecchie normative, come sono strutturate le infrastrutture informatiche etc., ma di sicuro possiamo assicurarvi che dovete diffidare da sedicenti professionisti che vi offrono e che vi hanno offerto al costo di 250 euro il sistema privacy, in quanto quello che vi stanno offrendo è solo e semplicemente un programma che analizza le criticità del vostro sistema (se saputo utilizzare), e che quindi non vi mette a norma, Desk Reserch invece,  per presentare un preventivo deve preliminarmente analizzare le vostre criticità, e il preventivo noi lo forniamo gratuitamente.

Desk Research: Industria “4.0”e l’importanza dello Smart Service.

Da circa 4 anni a questa parte sentiamo in continuazione misure politiche, spot e offerte per traghettare la propria attività verso una nuova forma di economia e di gestione aziendale denominata “Industria 4.0”, ma ai più ancora non è chiaro cosa si intenda effettivamente con tale espressione. 

Il termine indica una tendenza alla automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva, attraverso il concetto di “Smart Factory” che a sua volta si articola in altri tre settori: “Smart Production”, “Smart Service”, e “Smart Energy”.

Giusto per essere chiari questo nuovo metodo venne nominato la prima volta “Industrie 4.0” da Henning Kagermann, Wolf-Dieter Lukas e Wolfgang Wahlster ispirato da un progetto del Governo Tedesco e utilizzato per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011. Fu concretizzato nel 2013 con lo scopo di riportare la manifattura tedesca ai vertici mondiali rendendola competitiva a livello globale.

Desk Research – Industria 4 0 e smart service

Perché ricorre allo “Smart Service” nella gestione aziendale

Lo “Smart Service” è l’insieme delle tecniche che permettono di integrare non solo i sistemi ma anche tutte le strutture che permettono in modo collaborativo, di integrare le aziende tra loro e con le strutture esterne. Inserire il sistema di Smart Factory all’interno della gestione aziendale oggi è fondamentale per l’esistenza dell’azienda stessa, in quanto a differenza delle teorie economiche produttive che si sono succedute nel corso della storia economica mondiale, la mancata applicazione di quella attuale ha una controindicazione molto pericolosa, infatti questa nuova metodologia di gestione (a differenza di tutte le altre) è anche supportata da normative e agevolazioni europee e mondiali, dove le normative se non applicate produrranno sanzioni importanti, e le agevolazioni se non intercettate renderanno i costi di gestione insostenibili, non permettendo di fatto la continuità aziendale.

Il cambiamento in industria 4.0 è un obbligo imposto da tutti i Governi

Nell’esporvi questo concetto a noi della Desk Research piace fare esempi concreti e comprensibili a tutti gli operatori aziendali, per questo nel prossimo articolo che pubblicheremo sul nostro blog, faremo tre esempi reali di come il cambiamento in “Industria 4.0” non dipenda dalla vostra volontà ma semplicemente da un obbligo imposto da tutti i Governi per standardizzare il metodi di produzione e di gestione, dove il libero mercato può esistere solo se tutti utilizzano le stesse regole e le stesse metodologie (non stiamo a disquisire se questo sia giusto o sbagliato, ne prendiamo solo atto). I tre esempi che andremo ad esporvi saranno, nel concreto, uno relativo alla normativa, uno alle agevolazioni e il terzo su una agevolazione supportata da normativa e le ricadute economiche che si avranno sia in positivo se rispettate, sia in negativo se non applicate ,nel proprio sistema aziendale: per il traghettamento” liberamente obbligatorio” verso il sistema di “Industria 4.0”.

Desk Research: il metodo con alta percentuale risolutiva.

Nel precedente articolo di questo blog abbiamo analizzato in via generale l’importanza dell’azione psicologica nella attività di recupero crediti e come la Desk Research abbia impostato il proprio metodo nell’espletare la propria attività anche e sopratutto in base ai riferimenti normativi in vigore. Questo intervento, invece, vuole essere più tecnico e illustrare non solo la metodologia ma anche il percorso che ci ha portato oggi ha utilizzare un differente approccio nella politica aziendale.

La nostra esperienza pluriennale, la esprimiamo per mezzo del metodo che ci porta a riconoscere la differenza sostanziale tra aziende in difficoltà per errata gestione e aziende in difficoltà per voluta cattiva gestione. Entrambi i casi, infatti, portano ad un’esposizione debitoria sempre importante, in relazione al fatturato delle stesse, ma i due casi presentano una differenza sostanziale: nel primo caso, troviamo debitori che hanno la volontà di onorare i propri debiti, cercando di uscire da uno stato di crisi aziendale, nonostante si riveli ostacolo difficile da superare; i secondi, invece, distraggono volontariamente somme dall’interno delle aziende per fini moralmente e legalmente deprecabili.

IL METODO

Il metodo acquisito ha dato il nome alla attività stessa, desk research, che letteralmente tradotto significa “ricerca a tavolino” e basa la sua storia nella “politicy analysis”, caratteristica fondante dell’intelligence americana oggi diventata CIA.
Tale metodo, riportato all’interno dell’espletamento del recupero crediti, permette di avere un’alta percentuale di risoluzione positiva, per mezzo di una calibrata analisi e ricerca di gestione del recupero del credito. Ne consegue un nostro approccio differente, rispetto alle politiche aziendali dei nostri competitor, i quali, preferiscono lavorare grossi pacchetti di pratiche rivolgendosi ad una vasta gamma di soggetti coinvolti (multinazionali, compagnie, cooperative) attraverso una lavorazione standardizzata e poco aderente al contesto di riferimento.

Noi della Desk Research, invece, abbiamo preferito indirizzare il nostro operato soprattutto verso il settore delle PMI ove , di fatto, si riscontrano per lo più i debitori intenzionati a risanare la propria posizione ma non in grado di organizzare un relativo piano di recupero.

Desk Research: il metodo con alta percentuale risolutiva

LA NOSTRA MISSION

Il nostro carattere operativo ci spinge a stabilire delle importanti convenzioni con associazioni di categoria come quella già in essere con CNA Regione Calabria, CNA Provincia di Catanzaro,

Noi della Desk Research pensiamo che il vero motore economico della Calabria sia costituito da tutti gli artigiani e imprenditori della Picola e Media Impresa. Perciò, avendo a cuore l’economia della nostra terra, abbiamo voluto favorire i soggetti convenzionati con CNA Calabria offrendo loro un servizio di supporto finalizzato alla risoluzione delle problematiche legate al recupero dei crediti insoluti.

Il valore della partnership tra noi della Desk Research e la CNA Calabria si tramuta in un effettivo vantaggio economico per gli affiliati che scelgono di avvalersi dei nostri servizi.

in virtù dell’esperienza maturata in questi anni di attività abbiamo appreso le giuste metodologie strumentali alla risoluzione delle problematiche legate al recupero dei crediti.

Prima di intraprendere l’attività di recupero crediti, Desk Reserch vanta una lunga storia nel campo della ristrutturazioni aziendali e tributarie di circa 40 anni iniziata nello studio del padre del titolare, la C.O.S.A. di Mazza Vincenzo ( Consulenza Organizzativa e Sistematizzazione Aziendale).

Attività stragiudiziale di recupero crediti: l’importanza dell’azione psicologica

L’attività di recupero crediti di Desk Reserch è svolta da professionisti, in possesso di specifica licenza rilasciata dalla Questura di competenza ed è orientata alla tutela dell’ordine pubblico nel rispetto dell’art. 115 del Tulps (Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza).

Per tali ragioni, l’insieme delle attività atte ad ottenere il saldo di un credito nei confronti di un debitore che per una serie di motivi non ha onorato un proprio debito, viene svolta nel rispetto delle normativa europea sulla Privacy (Recupero crediti e privacy: cosa stabilisce il GDPR).

Recupero stragiudiziale e azione psicologica

La prima attività da svolgere per approntare l’attività di recupero crediti più adeguata alla risoluzione della controversia e alla definizione dell’esposizione debitoria, è quella di analizzare accuratamente la documentazione fornita dal creditore e porre estrema attenzione alla personalità del debitore. Anzitutto perché risulta fondamentale comprendere le ragioni che hanno portato alla formazione del credito. Il mancato pagamento di un debito, infatti, può dipendere da molte cause, alcune delle quali legate ad un periodo di momentanea difficoltà economica, altre da veri e propri disguidi dovuti molto spesso ad una scarsa organizzazione aziendale interna, altre volte ancora da una vera e propria volontà di non adempiere all’obbligazione.

Riuscire ad ottenere l’incasso del dovuto con la collaborazione del debitore, grazie all’attività di mediazione di un professionista incaricato è alla base dell’attività stragiudiziale messa in campo da Desk Reserch perché rappresenta un vantaggio in termini di costi e di tempi sia per il creditore che per il debitore.  Conoscere la psicologia del cliente debitore permette di raggiungere un duplice risultato: per il creditore, incassare rapidamente ed abbattere gli oneri finanziari; per il debitore, la soddisfazione di onorare il debito e di regolarizzare la sua esposizione senza incorrere nella fase giudiziale.

L’attività di mediazione di società specializzate come Desk Reserch (a differenza delle altre società di affari o mediazione) è inclusa nell’attivazione della pratica e non comporta costi aggiuntivi.

Nell’ipotesi che tale attività abbia esito negativo, il creditore potrà decidere se proseguire con il recupero crediti giudiziale. La fase giudiziale sarà attivata solo dopo aver accertato che il debitore è realmente solvibile, con il supporto di agenzie di ricerca finanziaria (art. 134 del Tulps) convenzionate con la Desk Reserch.

Desk Research e CNA: una partnership per supportare gli associati.

Considerato il periodo di crisi strettamente legato purtroppo alla pandemia che sta
colpendo il nostro paese, e conseguentemente al grave problema degli incassi che
gli artigiani e la piccola e media impresa sta pagando sulla sua propria pelle; noi
della Desk Research Recupero Crediti art 115 TULPS, già convenzionati con CNA
Provincia di Catanzaro, abbiamo deciso di attuare un’ulteriore sconto alla convenzione già in essere, pari al 30%, per dimostrare quanto più possibile vicinanza agli imprenditori di settore convenzionati con CNA.


Per qualsiasi richiesta o delucidazione sulla gestione dei crediti siamo a vostra disposizione.
Voi siete il motore di questa nazione!